[fsbox bg=”rgba(0,0,0,0.3)”]Dall’inizio del conflitto in Ucraina i media e le fonti ufficiali del Cremlino hanno tentato di dipingere tale scontro come un conflitto interno in cui la Russia non gioca alcun ruolo. I media occidentali ammettono un vasto aiuto russo rivolto ai così chiamati “separatisti” e usano largamente termini come “ribelli” e “truppe governative”, contribuendo senza volere alla narrativa del Cremlino sul conflitto civile. Questo è comprensibile poiché il conflitto è stato confezionato per assomigliare a una vera e propria guerra civile, con la Russia che nega il suo coinvolgimento in merito ai” volontari” in vacanza che scelgono di combattere per i “separatisti” nel Donbas. Ci sono in effetti alcuni fatti che dimostrano come questa guerra non sia affatto un conflitto interno ucraino.[/fsbox] |
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[fsbox bg=”rgba(255,255,255,0.4)”]TI disordini pro-russi a Kharkiv, durante i quali i protestanti riuscirono a prendere gli edifici dell’amministrazione regionale, ora rimangono come niente di più di una nota nella storia del periodo antecedente alla guerra. Cosa ha differenziato la “ribellione” nel Donbas è stato il gruppo di uomini mascherati he sono improvvisamente apparsi in tutto il Donbas, prendendo gli edifici della polizia per ottenere armi. Igor “Strelkov” Girkin, l’ex “ministro della difesa” della DNR (repubblica popolare di Donetsk), ha ammesso in un’intervista in novembre che è stato colui il quale ha “premuto il grilletto” della guerra nel Donbas creando questa unità in Crimea, partendo da russi e volontari locali:[/fsbox] | ||
[fsbox bg=”rgba(255,255,255,0.3)”]”Io sono stato colui il quale ha premuto il grilletto della guerra. Se la nostra unità non avesse attraversato il confine, tutto sarebbe finito come a Kharkiv o ad Odesa. Alcune dozzine di perdite, alcuni con bruciature e alcuni arrestati. E sarebbe stata la fine di tutto… E’ stata la nostra unità che all’atto pratico ha avviato la guerra.”[/fsbox] |
[fsbox bg=”rgba(255,255,255,0.2)”]Due russi, moscoviti in effetti, sono alla radice della così chiamata DNR: il già citato Igor Girkin e il leader civile della repubblica Alexander Borodai. Apparentemente questi due invasori hanno una lunga storia insieme, sempre invocando l’espansionismo russo e il revanchismo post-guerra fredda anche quando ciò era fuori dalle discussioni politiche principale. Sono entrambi professionalmente connessi all’oligarca russo Konstantin Malofeev, e sognano apertamente di un rinnovato impero russo. In seguito, i due moscoviti sono stati obbligati a lasciare il Donbas. Infatti, secondo fonti russe, rappresentanti diretti del Cremlino hanno preso il controllo diretto mentre usavano cittadini ucraini come il “primo ministro” della DNR Zakharchenko come prestanome. A parte questo, molte figure chiave della DNR sono cittadini russi.[/fsbox] |
[fsbox bg=”rgba(255,255,255,0.3)”]A questo punto il conflitto sembrerebbe uno sforzo privato (sebbene ancora russo) se non fosse per il continuo flusso di armi attraverso il confine. I rifornimenti iniziarono in giugno dopo che i terroristi catturarono la maggior parte dei check-point ucraini sul tratto di confine con la Russia, rendendo il confine senza controllo. Mentre ci sono poche prove a sostegno delle numerose rivendicazioni ucraine e NATO di armamenti russi colti in flagrante durante l’attraversamento del confine, vi è unapubblicazione OSCE che afferma di essere stata bandita dalla maggior parte dei check-point di frontiera e alcune convincenti prove di veicoli russi visti prima in Russia e poi nel donbass, di cui il più noto è il sistema antiaereo BUK che è ritenuto responsabile dell’abbattimento del volo MH17. Alcuni di questi veicoli e armamenti documentati in Ucraina sono stati sviluppati dai russi e non sono mai stati usati dalle forze armate ucraine.[/fsbox] |
[fsbox]Nella prima parte della guerra aperta, nel luglio 2014, l’artiglieria russa aprì il fuoco contro le truppe ucraine semi-accerchiate che avevano tentato di mettere in sicurezza il confine. L’attacco è stato documentato in vari account di social media e in vari video. E’ stato poi definitivamente provato dalla fonte investigativa (open) Bellingcat. Gli attacchi di artiglieria hanno portato a pesanti perdite di equipaggiamento e personale ucraino, oltre alla seguente ritirata delle truppe verso ovest.[/fsbox] |
Image: released by NATO |
[fsbox bg=”rgba(255,255,255,0.7)”]Il conflitto in atto in Ucraina ha visto il casus belli prodotto dalla propaganda russa, è stato iniziato da unità formate in Russia, è stato diretto da cittadini russi per molto tempo, è stato alimentato da armi e corazzati russi, ha visto il coinvolgimento diretto di truppe e artiglieria regolari russe e anche di massicce formazioni irregolari provenienti dalla Russia. Quando si osservano questi fatti evidenti non è più possibile definire questa guerra russo-ucraina un conflitto interno, anche se è stata creata per assomigliare a una guerra civile. [/fsbox] |
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